FARA GERA D’ADDA

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FARA GERA D'ADDA

Testo: Mario Colombo
Foto: Mario Colombo e Daniele Pizzaballa

 

Fara Gera d’Adda è un comune situato nella Gera d’Adda, sulla riva sinistra del fiume Adda e dista circa 20 chilometri da Bergamo
La Storia di Fara Gera d’Adda ha origine attorno al VI secolo, quando sul territorio cominciarono a insediarsi i Longobardi, in particolare Re Autari, che favorì l’insediamento della propria “fara” (insieme militare di famiglie) e vi costruì un’importante luogo di culto ariano conosciuto come Basilica Autarena.

I luogo assunse quindi grande importanza nella geografia del tempo assumendo il nome di Fara Autarena, in onore del suo fondatore. Con l’arrivo dei Franchi nel 774, il paese perse il ruolo di primissimo livello che aveva avuto fin dalla propria nascita, mantenendo comunque una buona importanza rispetto ai paesi limitrofi. Verso l’anno mille, il controllo di Fara venne affidato al vescovo di Bergamo, il quale cominciò una serie di opere che fortificarono il borgo, costruendovi mura di protezione ed un castello con tanto di fossato. Nel 1160 il Barbarossa attaccò il borgo mettendolo a ferro e fuoco e distruggendone il castello. La ricostruzione del paese fu immediata, e per più di un secolo non si verificarono altri episodi di rilievo. A partire dall’inizio del XIV secolo ripresero nuovamente le dispute volte al predominio politico, con numerosi ribaltamenti di fronte, che parvero concludersi con l’inizio della dominazione della famiglia milanese degli Sforz, che inserirono il borgo nel Marchesato di Caravaggio. All’interno di questa istituzione si ritagliò uno spazio di grande importanza la famiglia dei Melzi, i cui membri riuscirono a staccarsi dall’entità comunale farese, fondando nel 1580 il comune Massari de’ Melzi (oggi Badalasco, frazione di Fara). Fara si trovò a gravitare nell’orbita del Ducato di Milano, alla cui guida si alternarono gli spagnoli e poi gli austriaci, fino al maggio 1796, quando, con l’arrivo di napoleone Bonaparte entrò a far parte della provincia Bergamo.

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE

A livello storico, grandissima importanza hanno i resti della Basilica Autarena. Edificata nel corso del VI secolo dai Longobardi, svolse inizialmente la funzione di edificio di culto ariano e, dal VII secolo cattolico, venendo intitolata a Sant’Alessandro. Di essa restano soltanto l’abside e parte delle mura perimetrali. Di particolare rilievo è anche la chiesa parrocchiale che, intitolata a Sant’Alessandro, risale al XVI secolo. Riedificata due secoli più tardi e ristrutturata più volte, presenta un buon numero di opere pittoriche, tra le quali spiccano i 15 quadri opera di Francesco Lavagna. Merita infine menzione anche il Palazzo dei Vescovi, residenza utilizzata appunto dai vescovi della città di Bergamo prima che il paese passasse, nel XVIII secolo, sotto la giurisdizione della diocesi di Milano. Prenza importante sul territorio comunale è il Linificio Canapificio Nazionale, esempio di complesso industriale ottocentesco, dotato anche di villaggio operaio ed edifici assistenziali. Da ricordare anche la presenza di numerose aree verdi, tra cui quella inserita nel contesto del Parco Adda Nord.

MAPPA DI FARA GERA D’ADDA

 

 

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